Il Lugano si prende la vetta con tre punti senza punte

Il cammino del Lugano in Super League è ripreso come meglio non avrebbe potuto: con tre punti che lo proiettano in testa alla classifica. Nel recupero della sfida con il Losanna, posticipata per favorire gli impegni europei dei ticinesi, i bianconeri si sono resi protagonisti di una prova di sostanza, ordinata dal punto di vista difensivo (tranne nel finale) e concreta quanto basta sul fronte offensivo. Il 2-1 maturato sul sintetico della Tuilière porta allora con sé unicamente una nota dolente, vale a dire l’infortunio occorso nei primissimi scampoli di partita a Vladi, che si somma a quello dei giorni scorsi di Przybylko e lascia Croci-Torti senza alcuna punta di ruolo.

Terminata nel migliore dei modi, la sfida si è appunto aperta con il ferimento dell’attaccante, che involatosi solo davanti a Letica ha dapprima tentennato con il pallone tra i piedi e poi calciato debolmente. Nel mezzo il dolore alla caviglia sinistra che l’ha costretto a chiedere il cambio per la rabbia del tecnico momò, costretto subito ad inserire Bottani. L’innesto di un attaccante più dinamico ha però messo maggiormente in difficoltà la retroguardia vodese, che dopo un’occasione per parte (Okou per i padroni di casa, Zanotti per gli ospiti), si è fatta male da sola. Sì, perché nel tentativo di anticipare lo stesso Zanotti su un cambio di gioco, Poaty ha dato vita suo malgrado ad una parabola che ha scavalcato imparabilmente il suo estremo difensore.

Passato in vantaggio, il Lugano è stato costretto ad inizio ripresa al secondo cambio forzato - dentro Mai, fuori Valenzuela - che ha dirottato Hajdari sulla sinistra. Una sostituzione, questa, che non ha intaccato l’alto livello di concentrazione della squadra bianconera, brava a concedere poco o nulla al Losanna. Pur affondando a loro volta con il contagocce, i ticinesi hanno atteso il momento giusto per colpire nuovamente, quando Aliseda ha trasformato nel 2-0 uno splendido invito di Cimignani. A quel punto in tasca, i tre punti hanno rischiato di sfuggire in un finale un po’ troppo in apnea: dopo il palo di Ajdini all’84’, Diabaté con un rasoterra ha trovato impreparato Saipi per un gol che ha solo dimezzato lo scarto.