Love Story

Estate, il tempo in cui rilassarci, in cui riprendere, in cui ricaricarci. E naturalmente il tempo in cui (non ci sbagliamo vero?) il nostro animo è maggiormente propenso alle avventure d’amore in tutte le sue sfaccettature. Love Story. Storie d’amore, di lettere e di musica: si presenta appunto così una serie che ci accompagnerà sulle onde di Rete Due ad Alphaville durante l’estate. Si tratta di un programma realizzato dalla giornalista e traduttrice Paola De Angelis. Appuntamento da lunedì 15 luglio venerdì 2 agosto alle ore 12.30. 

Love Story, ve lo ricorderete, è un romanzo composto, in realtà, come traccia per una sceneggiatura da Erich Segal nelle vacanze di Natale del 1969, e trasformato, su richiesta della Paramount, in un romanzo che sarebbe dovuto uscire prima del film. Il libro uscì il 14 febbraio del 1970, nel giorno di San Valentino, presso l’editore Harper & Row di New York. Questa la cronaca, editoriale e filmica. E la nostra estate? Paola De Angelis ha pensato, come si diceva per la Rete Due e per Alphaville, ad un ciclo di 15 puntate, per ripercorrere alcune, straordinarie, storie d’amore, in bilico tra letteratura e musica. Incontreremo e scopriremo le storie dell’amore tra personaggi di varia estrazione artistica come gli scrittori Sibilla Aleramo e Giulio Parise, i musicisti Serge Gainsbourg e Jane Birkin, e poi Nick Cave e Susie Bick, Lou Reed e Laurie Anderson, Joni Mitchell e Graham Nash, e ancora Bob Dylan e Susie Rotolo, Miles Davis e Betty Maubry, Robert Wyatt e Alfie Benge, e poi quella - invece a cavallo tra musica e fotografia. tra Patti Smith e Robert Mapplethorpe. E siamo solo a metà delle vicende che caratterizzeranno un pezzo dell’estate di Alphaville. Si tratta quindi di storie raccontate, e dunque conosciute, come quella tra Patti Smith e Mapplethorpe, nel romanzo autobiografico Just Kids, firmato dalla grande poetessa Patti Smith. Altre sono meno conosciute, e sarà l’occasione per fare la conoscenza di personalità come quella di Alfie Benge, poetessa e illustratrice pittrice austriaca, cui dobbiamo il lavoro sui testi e le copertine dei dischi del marito, Robert Wyatt. 

Tornando al film da cui parte la serie, Love Story, come non citare la frase che da sempre lo accompagna nelle citazioni: “Mi dispiace”. “Amare vuoi dire non dover mai dire mi dispiace”. 

La frase viene pronunciata due volte, nel film, scritto da Segal, che durante le riprese scrisse in contemporanea il bestseller dalla sua stessa sceneggiatura (oggi la chiameremmo novelization): quando tra gli sventurati amanti Jennifer (Ali MacGraw) e Oliver (Ryan O’ Neal) lui a un certo punto, perde le staffe. E, nel finale lui la ripete al padre che si pente di averlo rinnegato: pare che Segal si fosse ispirato, per il personaggio principale, al suo amico d’infanzia Al Gore. Quell’Al Gore, il futuro vicepresidente degli States, si dice in rotta continua con il padre. 

Segal, nato a Brooklyn nel 1937 e scomparso a Londra nel 2010, era figlio di un rabbino - curiosità: partecipò a dei corsi estivi in Svizzera. Non si dica che la sua preparazione accademica era di basso livello: nel 1958 si laureò all’Università di Harvard in poesia classica e latino, nel 1959 ottenne un master e nel 1965 un dottorato in letteratura comparata. È stato professore di letteratura greca e latina alle università di Harvard, Yale, Princeton, e al Wolfson College di Oxford. Nel 1967, basandosi sulla storia scritta da Lee Minoff, stese lo screenplay per il film del 1968 Yellow Submarine, con protagonisti i Beatles. 

Bestseller in vetta alla classifica stilata dal New York Times, Love Story divenne il libro di fiction più venduto negli Stati Uniti nel 1970, e venne tradotto in 33 lingue in tutto il mondo. Il film, che prende lo stesso titolo, fu il numero uno ai box office del 1971. Segal proseguì a scrivere altri romanzi e sceneggiature, incluso il sequel di Love Story, Oliver’s Story (1977). Affetto dalla malattia di Parkinson, è scomparso all’età di 72 anni per un attacco cardiaco. 

Vi ricordate l’inizio della trama di Love Story? Il giovane Oliver Barrett, ricco studente di Harvard e giocatore di hockey, incontra l’italoamericana Jennifer Cavalleri, una studentessa di musica dal carattere forte, che sin da subito dà del filo da torcere al ragazzo di buona famiglia. Nonostante le differenze sociali (Romeo e Giulietta, o no?) i due si amano profondamente e, contravvenendo alle condizioni imposte dal padre di Oliver che non approva l’unione, decidono comunque di sposarsi con una cerimonia originale e molto intima...