"La nascita di tutti è divina"

Secondo il vescovo di Lugano, Monsignor Valerio Lazzeri, la presenza concreta di simboli non legati al Cristianesimo per celebrare la festività del Natale, come l’albero addobbato che richiama i celti o Babbo Natale e le sue renne, mutuati da credenze scandinave più pagane che bibliche, possono indurre in confusione solo superficialmente, poiché “se si va alla radice di come i cristiani vivono le loro feste, la distinzione tra la sacralità che si porta nel cuore umano” e tali simboli è più che chiara.

D’altronde, Monsignor Lazzeri rammenta che la stessa data del Natale, il 25 dicembre, era preceduta in passato da una festività pagana, ragion per cui non c’è sicuramente di che scandalizzarsi se ci sono simboli presenti pure in altri ambiti religiosi. Infatti il Cristianesimo si serve di tutto quello che l’essere umano ha prodotto per affermare che tutto questo è il segno che rimanda all’evento, sorprendente, di un Dio che si fa uomo.

Il consumismo e le contraffazioni a esso legate durante il Natale sono un altro aspetto che per il vescovo della Diocesi di Lugano non devono creare scalpore. Valerio Lazzeri spiega infatti che, di norma, si creano contraffazioni “nel caso di capolavori, di cose autentiche, cosicché pure tali elementi un po’ deteriori del Natale rimandano a quella genuinità, a quell’essenzialità che la nascita del Bambin Gesù richiama in tutti”. Del resto, rimarca Monsignor Lazzeri, “proprio la celebrazione della nascita di Gesù sta a ricordare pure che la venuta al mondo di ciascuno di noi racchiude in sé qualcosa di divino”.

Red. MM/CSI/EnCa