Arte

Yuri Catania: tra arte effimera e memoria

Yuri Catania è un artista svizzero-italiano noto per le sue installazioni di street art, che utilizzano tecniche di collage e prevedono performance pubbliche con volontari di tutte le età

  • 15 settembre, 15:17
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  • Foto: Silvia Torricelli
Di: Virginia D’Umas
Io mi ritengo un cantastorie attraverso la fotografia, sono un narratore di vite vissute, vite che trasformo in qualcosa di surreale grazie a delle composizioni fatte di fiori e altri elementi per farle diventare opere sognanti, partendo però sempre dalla realtà.

Yuri Catania 

Yuri nasce a Milano nel 1975 e fin da bambino sa di voler fare l’artista e vivere della sua creatività. Dopo aver finito il liceo artistico in Italia, continua i suoi studi in disegno industriale al politecnico con un’ampia parentesi nel mondo della comunicazione e della moda, per poi iniziare la sua carriera di fotografo più di vent’anni fa. Fu l’incontro con sua moglie Silvia, che gli fa da manager, a spronarlo a fare del suo sogno una carriera professionale. Insieme, la coppia si è trasferita in Svizzera nel 2013 per permettere a Yuri di potersi dedicare di più alla sua arte. Infatti, la loro casa a Rovio, meglio conosciuta come CasaGalleria, è un luogo unico sul territorio ed è, come dice Yuri, “una conseguenza al mio lavoro artistico”. “Volevo uno spazio dove le persone potessero conoscermi in un ambiente più familiare, più intimo, perché per me l’arte, prima di tutto, deve avere una reciprocità a livello energetico e di valori”. 

Un luogo dove le persone vengono e non hanno fretta di andar via…

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  • Yuri Catania Studio

Immersa in un contesto molto bucolico, completamente dominato dal Monte Generoso e dal lago di Lugano, la CasaGalleria vanta un giardino di 1200 m² e un vigneto, senza ovviamente dimenticare la opere di Yuri e di altri artisti internazionali e locali come Damien Hirst, Banksy, Edward Ruscha, Takashi Murakami e Tyler Mitchell, il primo fotografo afroamericano che ha scattato la copertina di Vogue America.

La CasaGalleria e’ aperta a tutti su appuntamento e qui vengono anche organizzati degli incontri con cene, aperitivi, studio-visit, workshop, etc. I clienti vengono da tutta Europa grazie anche al progetto di “My Svizzera”, un sito che propone diverse attività da fare sul territorio elvetico.

È proprio questa caratteristica di portare arte e cultura in un ambito domestico che ha scaturito l’interesse di Ticino Turismo, nominando la coppia, ambassador per il 2024 per l’area del Mendrisiotto.

Yuri Catania e la moglie Silvia Torricelli hanno anche fatto diverse collaborazioni con artisti del territorio, da Valentina De’ Mathà a Roger Weiss, organizzando una mostra di 22 artisti fotografi un paio d’anni fa, dove hanno coinvolto un po’ tutti quelli che erano talenti sul territorio.

Ma il visual artist non lavora solo in Ticino, infatti dal 2012 ha aperto anche uno studio a New York e ha visto le sue opere esposte in luoghi iconici come al Palais de Tokyo di Parigi, al museo Candiani di Venezia e al museo Erarta di San Pietroburgo.

L’arte effimera di Yuri e la tecnica della paste-up

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  • Foto: Yuri Catania Studio

L’artista italiano di adozione svizzera è l’unico sul territorio a lavorare con la tecnica della paste-up, ossia della carta incollata.

“Lavoro con le mie fotografie o con immagini che realizzo con l’intelligenza artificiale, che poi stampo e vado a unire incollando sui muri, per creare queste gigantografie enormi come i gatti di Rovio o l’astronauta sulla facciata del Palazzo dei Congressi”, spiega il visual artist.

Ciò che rende la sua arte effimera è proprio l’uso di materiali biodegradabili, infatti Yuri non usa pitture, ma va semplicemente ad incollare sulle pareti, con della colla naturale a base di farina di amido, le immagini precedentemente stampate con inchiostro ad acqua su carta non trattata. Il tempo e gli agenti atmosferici le porteranno poi via, riportando le pareti al loro stato iniziale.    

L’altra caratteristica del suo lavoro è che sono tutte opere partecipative, coinvolgendo la popolazione e i volontari che diventano così parte integrante del processo creativo.

“Questo per me è importante, perché essendo street art, quindi arte pensata per un pubblico ampio che è su strada, il fatto che le persone a loro volta possano partecipare, cambia anche la prospettiva, facendoli entrare nel vivo dell’opera e dello spirito dell’artista,” ha detto Yuri.

Quando l’arte diventa un fenomeno culturale: I Gatti di Rovio e l’Astronauta e i Fiori

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  • Foto: Yuri Catania Studio

Il legame umano con i soggetti che espone e le persone che coinvolge nella stesura della sua street art fanno sì che paesini dormienti tornino a fiorire.

Questo è stato il caso di Rovio, uno dei primi insediamenti del Ticino a livello di storicità, caratterizzato da questo gatto rampante nero di cui nessuno sa la storia e che ha prestato il suo nome ai suoi abitanti.

“Quando sono arrivato qua nel 2018 ho trovato questo paesino così bello ma un po’ privo di vita…non è una città turistica conclamata, come Ascona; c’è soltanto un grotto, un piccolo supermercato e basta, non c’è neanche un bar, c’era un albergo che ha chiuso con il covid,” con queste parole Yuri ricorda la sua prima impressione di Rovio.

Un vero peccato considerando che questo villaggio racchiude tanta storia: dalla stella romana dedicata a un tempio di Zeus, agli affreschi e al ciottolato del Medioevo, fino alle fontane risalenti a insediamenti romani, che all’origine erano dei vecchi sarcofagi.

E così Yuri, nel 2021 ha deciso di dedicare il progetto “I Gatti di Rovio” al paese in cui abita. Grazie all’installazione di 60 fotografie di varie grandezze che ritraggono soprattutto gatti ma anche alcuni abitanti del paesino ticinese, è riuscito a riaccenderne la vivacità suscitando grande interesse da parte della popolazione ma anche dei vari turisti di passaggio. Grazie a quest’opera d’arte a cielo aperto, le persone hanno iniziato a frequentarsi, a conoscersi, a creare una nuova connessione, che prima non c’era. 

L’astronauta e i fiori, che si può ammirare sulla facciata del Palazzo dei Congressi, invece, è stato commissionato dalla città di Lugano come manifesto del suo primo “NFT Festival”, che propone eventi dedicati ai token non fungibili, concentrandosi sulle loro applicazioni in campi come arte, musica e giochi.

“La città mi ha lasciato libera interpretazione, quindi ho voluto portare un progetto, che parlasse di tecnologia, ma al tempo stesso facesse riflettere su qual è il valore della tecnologia”, dice Yuri e aggiunge: “quindi il simbolismo dell’astronauta, che rappresenta oggi la massima espressione tecnologica a cui è arrivata l’umanità in termini scientifici, è immerso nei fiori per ricordarci che noi siamo parte indissolubile di una biodiversità che è quella di questo pianeta.”

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L’astronauta e i fiori, Palazzo dei Congressi

  • Foto: Virginia D’Umas

Un altro elemento che caratterizza il lavoro di Yuri è la contestualizzazione dei suoi soggetti, infatti, i fiori rappresentati sul muro del Palazzo dei Congressi sono fiori del parco Ciani fotografati da Yuri stesso e l’astronauta fa riferimento all’astronauta svizzero, Claude Nicollier, che ha fatto ben quattro missioni spaziali ed è stato il primo a fare la camminata spaziale degli europei fuori dall’attrazione orbitale. Altro elemento importante che riflette il suo lavoro è il qui e ora, caratterizzato dalla tecnica effimera del paste-up, infatti nel riflesso dell’astronauta si vede la piazza di Lugano.

Quest’anno il comune di Lugano ha chiesto a Yuri di riparare la facciata del Palazzo dei Congressi, visto che l’opera stava iniziando a disintegrarsi, così l’artista ha deciso di portarla avanti proprio perché lavorando a strati, ciò gli permette di creare storie sopra le storie. Quindi dagli strappi sono entrate delle rocce e degli altri fiori che sembrano dei coralli e il tutto e’ immerso nel lago di Lugano. Di colpo sono apparsi anche dei pesci come i coregoni e il pesce persico, tutto sempre focalizzato sulla biodiversità locale.

Infatti da quando abita a Rovio, Yuri fotografa anche i fiori del suo giardino, soprattutto di notte, portando a riflettere sulla contemplazione di un tempo dilatato che è quello notturno, sfatando anche un po’ il mito che non è vero che tutti i fiori si chiudono di notte.

Questo suo lato umano di rappresentare gli abitanti o i fiori o l’astronauta, per lui è sempre un messaggio di speranza, di positività, perché la fotografia è questo: e’ memoria. 

Tra Ascona e New Orleans: I 40 anni del JazzAscona

Un murales tutto jazz

Il Quotidiano 02.04.2024, 19:00

Quest’anno la città di Ascona, insieme all’associazione JazzAscona, ha voluto un artista di street art per interpretare il suo 40esimo compleanno.

Yuri ha passato due mesi a New Orleans, nella sua roulotte, per incontrare tutti gli artisti ancora viventi e disponibili, che hanno partecipato negli anni al JazzAscona, con l’intento di celebrarli di nuovo tutti insieme.

“Sono andato casa per casa a fare ritratti, proprio per conoscere i musicisti nel loro privato; molti di loro hanno suonato apposta per me, per questo progetto,” racconta Yuri entusiasta. 

Così facendo è riuscito a raccogliere 160 ritratti degli artisti di New Orleans con cui, una volta tornato in Ticino, ha realizzato il primo muro dedicato all’anniversario del Festival Jazz, sulla facciata della Biblioteca di Ascona e la mostra “Jazz Off the Walls - New Orleans Journey” al museo comunale d’arte e nelle vie del Borgo, con l’aiuto della scuola elementare di Ascona. Infatti tutte le classi, quindi più di 170 bambini, lo hanno aiutato nel ritagliare i fiori per realizzare questo progetto. I fiori sono quelli del parco delle camelie di Locarno e quelli della Louisiana, dall’hibiscus alle piante di banano, quindi c’è tutto un discorso di reciprocità, visto il gemellaggio delle due città: Ascona e New Orleans.

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Yuri Catania, Biblioteca Ascona

  • Foto: Yuri Catania Studio

Il forte simbolismo scelto da Yuri per questa esibizione, rimanda al fatto che New Orleans è la città nera più libera d’America, proprio grazie alla musica che gli ha resi famosi.

“La città di Ascona per me ha compiuto un qualcosa di eclatante, dedicando un festival del Jazz non al Jazz in generale, ma alla cultura di New Orleans. Il fatto che una città europea celebri una cultura afroamericana per me rappresenta un vero ponte sociale, un’apertura culturale, che è tutto tranne che scontata”, dice Yuri.

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“Jazz Off the Wall” Roots of Music

  • Foto: Yuri Catania Studio

Progetti futuri e intelligenza artificiale

L’anno prossimo, l’artista multidisciplinare realizzerà il 40esimo muro negli Stati Uniti, a New Orleans, sempre per festeggiare i 40 anni del JazzAscona, in collaborazione con “Embrace the Culture”, il Dipartimento di Cultura della città di New Orleans, che si occupa delle attività degli artisti. Il tutto sfocerà poi in una mostra, proseguendo il lavoro iniziato ad Ascona.

Un altro progetto dell’artista, si svolgerà invece a Rovio, nei primi di settembre ed è in collaborazione con il comune della Val Mara e Mendrisiotto turismo, sponsorizzato dalla Banca Raiffeisen, che prevede una cartolina della biodiversità della Val Mara e del Monte Generoso sempre svolto con la tecnica della paste-up su muro. “Non tutti sanno quanti animali abbiamo sul territorio, oltre ai cervi e ai cinghiali, c’è ad esempio anche l’aquila reale e quindi andrò a rappresentare su questo muro tutti gli animali e la vegetazione come le peonie del Monte Generoso, i crocus, le orchidee selvatiche, per evidenziare il fatto che noi viviamo già in una natura pazzesca,” ha detto Yuri.

Oltre alla natura, ci sarà anche un astronauta che coccola un orsacchiotto di pezza. Questa immagine molto tenera, secondo l’artista, rappresenta il fatto che oggigiorno per noi è più facile dare delle attenzioni e portare affetto a un surrogato che prenderci cura di una vera natura che ci circonda.

Un’altra peculiarità delle opere di Yuri è il lavoro con il 3D, nonché con la realtà aumentata. Praticamente grazie all’applicazione gratuita “Artivive”, le opere dell’artista prendono vita. Una volta inquadrati i suoi lavori, il telefonino, grazie a questa applicazione, riconosce le immagini e si interpone tra il muro e l’osservatore, animando l’illustrazione.

È un po’ lo stesso concetto degli oculus, ossia dei processori di visione, quindi l’osservatore continuerà a vivere l’ambiente intorno a sé, ma con dei contenuti sovrapposti che lo renderanno animato.

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“Jazz Off the Wall” Wall of Fame

  • Foto: Yuri Catania Studio

“Oggigiorno un’opera non è più statica, ma in un certo senso vive nel tempo. Ed è proprio questo il parallelismo tra la mia apprensione nello spiegare che noi siamo natura ma al tempo stesso siamo tecnologia, perché siamo anche l’animale più evoluto a livello tecnologico. Questo anche per dire che la tecnologia non è buona o cattiva, ma tutto dipende da come la si utilizza”. - Yuri Catania.

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