Arte

David Tremlett: colori e forme che ridanno vita agli edifici

L’artista continua nella sua opera di trasformazione delle Cappelle seicentesche di Rossa, in Val Calanca, con murales astratti che creano un dialogo tra tradizione e modernità

  • 6 settembre, 17:00

Intervista a David Tremlett

Servizio di Francesca Pusek 02.09.2024, 15:30

  • RSI
Di: Lorena Pianezza
“Le pareti degli edifici in rovina sono le pagine del mio album da disegno”

David Tremlett ridà forma, carattere e senso agli edifici abbandonati e trascurati, avvolgendoli con ampie strisce di colore. Recentemente, ha dipinto l’esterno della seicentesca Cappella  Prò de Leura di Rossa, dopo un restauro volto a tutelarne le  funzioni originarie, reso possibile grazie a donazioni di enti pubblici e privati.

I suoi primi interventi nel villaggio della Val Calanca risalgono al 2019 quando, su chiamata della Fondazione RossArte, ha dipinto le facciate esterne di tre storici edifici. Ci racconta le sue prime impressioni “Quando sono arrivato a Rossa e ho visto per la prima volta le Cappelle, sono rimasto colpito dalle loro forme semplici e umili, messe in risalto dal bianco dell’intonaco. All’interno invece c’erano Madonne, ex-voto, vetri colorati; luoghi in cui pregare o trovare risposte spirituali”. 

Tremlett ha voluto dare agli edifici un carattere forte anche all’esterno, dipingendone le facciate con motivi astratti e conferendo loro un senso di modernità che trasporta gli edifici seicenteschi nel presente. Queste opere fanno parte del suo percorso di ricerca sui disegni murali – wall drawing – per cui l’artista è internazionalmente noto: disegni bidimensionali che, una volta sulle pareti, diventano vere e proprie sculture. Linee che richiamano le architetture tradizionali della regione e colori che si fondono con il paesaggio: segni forti che attirano lo sguardo e invitano alla riflessione.

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  • Fondazione RossArte

Chiesa di San Carlo al Sabbione: La decorazione inferiore richiama le architetture tradizionali della regione, con una base orizzontale che sostiene la struttura. La parte superiore è decorata con linee verticali, simili al soffitto e al tetto delle baite. La congiunzione tra le due fasce crea uno skyline che può essere letto come un miraggio, una veduta urbana o un paesaggio di montagna.

Cappella delle Grazie: Decorata con un motivo a zigzag verde e giallo, che richiama chiaramente le montagne. Il disegno geometrico si sviluppa attorno all’edificio, con colori che si fondono nel paesaggio circostante.

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  • Fondazione RossARte

Cappella di Santa Maria Maddalena al Calvario: La più lontana dall’abitato, isolata e difficile da vedere, richiedeva un colore forte per attirare lo sguardo. Tremlett ha scelto un rosso acceso per renderla visibile anche da lontano.

Cappella Prò de Leura: L’ultima Cappella dipinta, sul Piano della Lepre, è piuttosto delicata: ha colori tenui che si fondono con il cielo e il terreno, e una dolcezza che mira ad infondere un senso di pace.

Dal paese di Rossa parte un sentiero che collega le quattro Cappelle e permette nel contempo di apprezzare il territorio; un esempio straordinario di armonia fra tradizione, architettura e arte contemporanea, realizzato grazie alle persone illuminate che hanno fondato l’associazione Rossarte, proprio con l’intento di riqualificare il paese di montagna.

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