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Scienza e tecnologia

I cambiamenti climatici sono una realtà e le trasformazioni in atto influenzano numerosi ambienti sulla Terra. I corsi d'acqua e gli ambienti acquatici in generale sono tra i più delicati, in particolare nelle Alpi, perché ospitano e permettono la vita di numerose specie animali e vegetali. Si tratta inoltre di preziosi habitat che garantiscono l'approvvigionamento idrico a all'essere umano e attorno ai quali si articolano molte delle sue attività: agricoltura, turismo, produzione di energia, formazione, eccetera. Per questo motivo la ricerca scientifica, così come la capacità di divulgare l'importanza degli ambienti acquatici alpini, assumono una grande importanza. Prendendo come esempio il fiume Brenno e un ghiacciaio roccioso dell'Alto Ticino, capiremo quali sono le sfide future che incombono sui corsi d'acqua in generale. Oltre ad illustrare il punto di vista di ricercatori, educatori ambientali, agricoltori e persone attive nel turismo, nel corso della puntata capiremo quanto sia importante coinvolgere adulti e bambini per affrontare le sfide del futuro. Le previsioni degli esperti indicano che la disponibilità di acqua potrebbe variare rispetto ad ora con eventi estremi sempre più frequenti e momenti di scarsità d'acqua più intensi. Ecco allora che alcune insospettabili riserve immagazzinate ad alta quota potrebbero rivelarsi molto preziose.
55 min
Le ondate di calore stanno aumentando in frequenza, durata e intensità. Un record di temperatura viene rapidamente superato da un altro. Alla luce di questa tendenza allarmante, gli scienziati si pongono una domanda particolarmente urgente: quanto caldo diventerà in futuro? Le aree urbane sono particolarmente colpite dalle temperature elevate. Secondo gli esperti, Parigi potrebbe raggiungere temperature record di oltre 50°C nei prossimi anni. Ma le ondate di calore sono una sfida enorme anche per le aree rurali. E anche nel Mar Mediterraneo le temperature stanno aumentando a un ritmo insolito. Sebbene il nostro corpo abbia una serie di meccanismi di raffreddamento, questi stanno raggiungendo i loro limiti molto più velocemente di quanto pensassimo possibile. Quindi, come possiamo proteggerci dal caldo estremo se le temperature continuano a salire? Quali strategie possono aiutarci a far fronte a questa nuova realtà del caldo? Come possiamo raffreddare i nostri edifici in maniera sostenibile e senza impatti sul clima? Gli scienziati sono alla ricerca di risposte a queste domande pressanti, perché la corsa contro il termometro è iniziata da tempo. Visitiamo gli "hotspot" dell'Europa occidentale e scopriamo i diversi modi in cui le ondate di calore stanno influenzando le nostre vite. Scienziati ed esperti internazionali introducono possibili strategie di gestione. Christian Bernasconi ci accompagna in questo viaggio - senz'altro torrido - senza eccessivi allarmismi ma con la consueta ponderatezza che contraddistingue il giardino di Albert.
55 min
di Jean-Stéphane Bron
103 min
Dal lancio del primo satellite sovietico Sputnik nel 1957, oltre diecimila satelliti sono stati lanciati nello spazio, in questo territorio senza frontiere. La metà di questi satelliti, appartenenti a ottanta nazioni diverse, è ancora in funzione e interi settori dell’economia terrestre dipendono ormai dall’uso di strumenti spaziali. Internet, Gps, telecomunicazioni, previsioni meteo, sorveglianza: sono tutte applicazioni strategiche del ventunesimo secolo. Un attacco a questi strumenti spaziali produrrebbe una destabilizzazione devastante. Lo spazio sta dunque diventando un nuovo terreno di scontro tra grandi potenze. Radar di terra che controllano i satelliti nemici, laser nello spazio pronti a distruggere un nemico in volo, armi capaci di disintegrare un satellite. Gli stessi eserciti sono totalmente dipendenti dai dispositivi in orbita, rendendo questo territorio già altamente strategico, assolutamente cruciale. Naturalmente ogni paese realizza esperimenti tecnologici per perfezionare i propri mezzi di difesa, perché oggi non si tratta più di sapere se una guerra in orbita può avere luogo ma piuttosto come difendersi e in che modo frenare il disastro. Come diceva Lyndon Johnson: “Essere primi nello spazio vuol dire essere primi in tutto. Governare lo spazio significa governare il mondo”.
53 min
"Progetto Pegasus" ripercorre una grande indagine internazionale coordinata da Forbidden Stories, una rete di giornalisti che lotta per proteggere e pubblicare il lavoro di colleghi e attivisti perseguitati da censura, e intimiditi da politici corrotti o dal mondo criminale. Nel luglio 2021, Forbidden Stories ha rivelato l'esistenza di un sistema di spionaggio israeliano, chiamato Pegasus, venduto in tutto il mondo per sorvegliare e reprimere migliaia di giornalisti, avvocati, attivisti per i diritti umani, e oppositori politici. Il documentario racconta dei mesi precedenti alla pubblicazione dell'inchiesta, facendo così luce su un sistema politico ed economico, supportato dal governo di Israele, che, indirettamente e su scala globale, supporta gli eccessi autoritari degli Stati contro diverse forme di resistenza democratica.
86 min
Marina Boyenval e Yann Streff
54 min
Il santuario Pelagos è una zona protetta del Mar Mediterraneo. È l'habitat di una fauna eccezionale. Sotto il pelo dell'acqua guizzano capodogli, balene, delfini, globicefali, mante... e molti altri animali. Il 10% delle specie marine conosciute vive nel Mediterraneo. Quest'oggi però, si cerca nelle profondità per conoscere la vita di capodogli e balenottere comuni. Ma come si può seguire questi mammiferi nel buio degli abissi? La squadra del WWF, capitanata da Denis Ody, applica una videocamera sul dorso di una balena, perché essa diventi gli occhi della scienza, finalmente capace di guardare giù in fondo al mare. Véronique e François Sarano, invece, aprono le orecchie, per ascoltare le voci trasportate dall'acqua. Squillanti delfini, globicefali chiacchieroni, capodogli schioccanti: ognuna di queste specie ha sviluppato un proprio linguaggio inconfondibile. Quest'oggi, al giardino di Albert, ascoltiamo la voce del mare! Cosa avrà da dirci?
46 min
È simbolo di gioia, vitalità e spensieratezza. Ed è incredibilmente intelligente! Per il suo comportamento sociale e le capacità di apprendimento, il delfino è spesso paragonato a noi esseri umani. Sarà anche per questo motivo che ricercatori e ricercatrici da tutto il mondo da decenni ne studiano i comportamenti, nella speranza di decifrare una volta per tutte i segreti di quest'animale straordinario. In questa nuova puntata del Giardino di Albert, Christian Bernasconi e Cecilia Broggini ci porteranno all'acquario di Genova, dove da oltre vent'anni vengono condotte attività di ricerca sul tursiope, una fra le specie di delfino più comuni del Mediterraneo. Gli studi, che sono apparsi anche su prestigiose riviste scientifiche internazionali come Nature, offrono preziose opportunità di ricerca in un ambiente controllato e consentono di integrare le conoscenze scientifiche sulla fauna marina raccolte in mare aperto. Accanto ai progetti condotti nelle vasche dell'acquario e dedicati in buona parte al linguaggio e al sonno del delfino, da tempo una squadra di ricercatori guidata dal coordinatore scientifico dell'Acquario di Genova Guido Gnone si occupa infatti anche di monitorare e catalogare i delfini che si muovono lungo la fascia costiera ligure, in un progetto denominato "Delfini Metropolitani". Un lavoro quest'ultimo coordinato dalla Fondazione Acquario di Genova e finanziato anche dalla fondazione svizzera Virgina Böger Stiftung. Svizzera che, grazie all'Università di Zurigo, è a sua volta particolarmente presente in quest'ambito: in puntata, faremo una capatina anche a Shark Bay, remota baia dell'Australia Occidentale, dove i ricercatori elvetici studiano gli effetti del cambiamento climatico sulla popolazione locale di delfini.
45 min
I cambiamenti climatici generano conseguenze su tutto il territorio. Anche i nostri boschi ne soffrono. Siamo portati a credere che il manto boschivo che ricopre le nostre montagne e le nostre colline sia qualcosa di tenace e immutabile. E invece i periodi siccitosi e le ondate di calore che hanno investito negli ultimi anni la Svizzera italiana lo hanno messo a dura prova. Dapprima molti boschi hanno mostrato anzitempo colorazioni autunnali, poi le foglie sono cadute e le primavere seguenti si sono potuti notare molti rami rinsecchiti e addirittura alberi interi morti. In questa fase di cambiamento estremo è urgente pensare al bosco di domani. Perché da noi i boschi non offrono solo bellezza e svago, ma anche refrigerio, acqua potabile, risorse energetiche e protezione da frane e da valanghe. In questo scenario estremamente mutevole gioca un ruolo importantissimo il Vivaio forestale cantonale. Nato nel 1960 a Lattecaldo, all’imbocco della Valle di Muggio, produce piante forestali di provenienza autoctona, messe poi a dimora definitiva in interventi forestali, rinaturazioni e applicazioni di ingegneria naturalistica. Cecilia Broggini e Christian Bernasconi ci guidano alla sua scoperta in compagnia del capo azienda Giona Mercolli. E non disdegnano di rimboccarsi le maniche per illustrarci i compiti di questa struttura che deve costantemente rinnovarsi e che ora deve anche aiutare i boschi a contrastare i cambiamenti climatici. Parallelamente al Vivaio forestale cantonale i nostri conduttori ci propongono la scoperta della viticoltura del futuro in Piemonte, una delle regioni italiane dove il territorio è stato letteralmente trasformato dall’enorme estensione dei vigneti. Tanto verde, tanta natura in questa puntata, completata dal racconto del progetto di recupero dell’attività agropastorale sui bellissimi monti del Pizzo Leone, una scoscesa cima del locarnese. Mentre a salutarci, questa volta, è il cervo, protagonista di un episodio della serie “un giorno da animale”. 
45 min
Oggi più del 55% della popolazione mondiale vive nelle città. Le aree urbane si stanno espandendo velocemente a discapito del suolo naturale e il cemento e l'asfalto la fanno da padroni. Con i cambiamenti climatici che si manifestano in maniera incisiva proprio nelle città, è sempre più importante poter contare sul verde urbano, spazi di natura e biodiversità che secondo la nostra ospite, l'architetto Felicia Lamanuzzi, non devono solo essere elementi decorativi, ma rappresentare vere e proprie infrastrutture urbane con funzioni che spaziano dalla mitigazione degli effetti del clima all'incentivazione dell'interazione sociale fra le persone. La nostra ospite illustrerà un progetto di nuovo approccio al verde urbano: "Vivai diffusi". Una modalità per inserire gradualmente aree verdi nel tessuto urbano che sta fiorendo in alcune località della Svizzera italiana. Un altro modo, molto più energico, di portare il verde in città è quello di letteralmente spaccare il cemento e l'asfalto per liberare superfici in favore di natura e biodiversità, ma anche per migliorare la regolazione termica dell'ambiente cittadino e per gestire in maniera oculata il deflusso delle acque. Tutto ciò è illustrato nel servizio dedicato alle due "spacca-asfalto" che operano nella regione di Zurigo, ma non solo: Bettina Walch e Isabella Sedivy. Gli altri contributi filmati della puntata illustreranno due animali dalle abitudini diametralmente opposte. Infatti, non usciremo dall'ambito urbano, vivendo una giornata in compagnia del riccio, frequentatore di orti e giardini. Mentre voleremo in alto, molto in alto, in compagnia di uno degli uccelli più maestosi delle nostre Alpi: il gipeto. Scopriremo quest'avvoltoio seguendo l'ornitologo David Jenni che fu uno degli artefici della sua reintroduzione sulle Alpi. Da ultimo, la puntata comprenderà anche uno sguardo ai nostri migliori amici: i cani, che ci aiutano in innumerevoli ambiti della nostra vita, grazie alle potenzialità incredibili del loro olfatto. Buona visione.
45 min
Nel mondo ci sono tre miliardi di utenti di smartphone, che trascorrono sempre più tempo chini sull'apparecchietto: una media di 3 ore e 45 minuti al giorno trascorsi su applicazioni come WhatsApp, TikTok, Instagram, Facebook, LinkedIn o Tinder. Ma perché le consultiamo in modo così compulsivo? Perché è così difficile resistere alle continue notifiche di WhatsApp? Qual è il vero ruolo del "Mi piace" su Facebook? Quali sono i rischi per la salute mentale associati a Instagram, in particolare per i giovani adulti? E quale impatto ha questo crescente utilizzo sullo sviluppo del nostro cervello? In laboratori di mezzo mondo, ricercatori specializzati in neuroscienze e psicologia stanno conducendo studi e esperimenti per comprendere l'influenza delle reti sociali sul nostro comportamento. Una cosa è chiara: dietro l'uso compulsivo delle reti sociali si nasconde una molecola che è diventata una star del mondo tecnologico - la dopamina, un ormai celebre neurotrasmettitore che svolge un ruolo chiave nell'apprendimento di nuovi comportamenti, ma anche nelle dipendenze. Una molecola essenziale che agisce all'interno del sistema di ricompensa del cervello, ma che ora viene messa in cortocircuito dai like, dai cuoricini e, in genere, dalle notifiche di tutte le nostre app. Volete saperne di più? Il giardino di Albert vi propone un documentario scientifico divertente e un po' pop che esamina con umorismo il modo in cui usiamo e ci comportiamo con le app. Benvenuti nel mondo della dopamina: per capire come i cosiddetti social sono progettati per creare dipendenza.
45 min
Cervi, caprioli e cinghiali compaiono improvvisamente sulla strada, rospi vagano sull'asfalto e finiscono schiacciati dalle auto, insetti si spiaccicano sui parabrezza. Molte specie animali attraversano le nostre strade lungo le loro rotte migratorie, causando spesso collisioni mortali per loro, ma a volte anche per conducenti e passeggeri: nella sola Germania, migliaia di persone rimangono ferite ogni anno, e fino a venti automobilisti perdono la vita a causa di incidenti con animali selvatici. In Svizzera ogni anno più di 100 persone rimangono ferite in incidenti che coinvolgono la fauna selvatica e sono decine i milioni di franchi di danno provocati da questi incidenti. La nostra rete stradale, in continua espansione, minaccia la sopravvivenza della fauna selvatica. Perché le vie di comunicazione non solo uccidono, ma tagliano e isolano gli habitat degli animali - e questo isolamento può causare un impoverimento genetico. Esistono soluzioni a questi problemi? Pianificatori stradali e ambientalisti cercano in tutti i modi di ridurre al minimo le vittime (animali e umane) e si sforzano di riconnettere gli habitat disgiunti, creando "cavalcavia verdi" e tunnel per rospi, ma anche ponti speciali per pipistrelli, passerelle per lontre, e radar per ungulati. Per la prima volta, questo documentario naturalistico mostra i successi e i fallimenti di varie misure ideate per garantire che gli animali selvatici possano attraversare le strade in sicurezza. Videotrappole e mesi di paziente osservazione rivelano sorprendenti immagini del comportamento degli animali selvatici sui nastri d'asfalto. Divertente ed emozionante, questa puntata del giardino di Albert illustra un problema nascosto e spesso negletto del nostro ambiente.
45 min
Fausto Casi è un collezionista, ex professore di elettrotecnica, che ha abbandonato l'insegnamento negli anni '70 per dedicarsi alla sua passione: le radio d'epoca. Luca Cableri è un appassionato di scienza, che dopo aver lavorato nel mondo delle aste, ha realizzato il suo sogno: creare una galleria di moderne mirabilia - una Wunderkammer - da proporre a collezionisti o facoltosi acquirenti. Trinity è lo scheletro di un Tyrannosaurus Rex che è andato all'asta, per la prima volta al mondo, a Zurigo nell'aprile del 2023. Sono tre storie che vi racconteremo nella nuova puntata del giardino di Albert, una puntata dedicata alla divulgazione scientifica, al ruolo dei musei e al collezionismo. Insieme a Cecilia Broggini e Christian Bernasconi, vi porteremo tra i corridoi del Museo di Storia Naturale di Milano, dove, lo scorso dicembre, è stata inaugurata "La sala dell'uomo", la nuova esposizione permanente che è stata concepita come un ambiente immersivo in cui cogliere gli elementi dell'evoluzione dell'uomo a partire da circa sei milioni di anni fa. Un'occasione, per noi, per capire come i musei siano chiamati a stare al passo con i tempi, con la ricerca e con nuovi pubblici.
46 min
L'Isola di Pasqua, al largo della costa del Cile, è una delle più isolate della Terra - eppure i suoi abitanti, i Rapa Nui, hanno lasciato un patrimonio eccezionale: abitazioni, altari cerimoniali, e soprattutto quasi 900 moai, le celeberrime statue giganti alte fino a cinque metri e sparse in tutta l'isola. Costruite presumibilmente tra il XIII e il XVII secolo, sono state scolpite in blocchi di tufo, una roccia tenera e friabile estratta dal vulcano Rano Raraku. Venivano poi posizionate sopra un ahu, una piattaforma fatta di basalto che fungeva da altare. Come hanno fatto i Rapa Nui a scolpire il basalto, una roccia vulcanica dura, con i limitati strumenti di cui disponevano all'epoca? E come hanno fatto a tagliare, modellare e trasportare i loro giganti di pietra che pesavano diverse tonnellate? Le risposte in questo affascinante documentario del giardino di Albert, che presenta anche altri aspetti della sorprendente società Rapa Nui, come le tecniche escogitate per coltivare i campi raccogliendo l'acqua con la roccia, le loro abitazioni più prestigiose, e addirittura un sito idraulico scoperto solo di recente e il cui significato rimane sconosciuto. Un avvincente viaggio nel mondo dei Rapa Nui, per scoprire il genio di questi antichi costruttori del Pacifico.
46 min
Nelle remote montagne del Giura, il documentario del giardino di Albert va - letteralmente - a seguire le tracce della lince, l'unico grande felino d'Europa. Insieme a Lorane, una giovane studiosa che si dedica alla protezione di questa specie a rischio d'estinzione, il filmato si interroga su come gli animali e l'uomo possano condividere il loro spazio vitale. Minacciata dal bracconaggio e dalle infrastrutture create dall'uomo (come per esempio le strade) la lince ha visto la sua popolazione e il suo habitat ridursi drasticamente. Uno dei principali successi dell'ONG di Lorane è la creazione di un rifugio dove raccogliere gli orfani rimasti soli quando la madre è stata uccisa accidentalmente o intenzionalmente. Ouhna è l'ultimo cucciolo di lince approdato al centro, e gli studiosi stanno cercando di affidarla alle cure della lince Viry, una sorta di "madre surrogata" per linci orfane, prima di rimettere Ouhna in libertà nel suo ambiente naturale Gli studi di etologia di Lorane e la passione che la spinge a salvare, se possibile, ogni lince presente sulle montagne del Giura, dipingono il ritratto di una donna affascinante interamente devota alla missione che si è scelta.
45 min
La luce: come sarebbe il mondo che ci circonda se non ci fosse la luce? Probabilmente nulla esisterebbe, nemmeno la vita stessa per come la conosciamo. Eppure, spesso e volentieri, la diamo per scontata; fino al momento in cui essa non c'è più. Quanto volte ci è capitato di andare a sbattere contro un mobile in casa o di infastidirci quando le strade sono poco o male illuminate? Ma cosa è la luce? Cosa sono i colori? E che utilizzi ne possiamo fare? Queste sono solo alcune domande a cui si darà una risposta in questa puntata del giardino di Albert. Lungo un viaggio alla scoperta di questa "amica" misteriosa che è luce, andremo alla scoperta anche di come l'uomo ha iniziato a maneggiare la luce. Come? Con i colori! Sin dalla preistoria, l'uomo ha cercato di immortalare il mondo che lo circonda; prima soffiando sabbie colorate sulle pareti e poi con le tecniche pittoriche più disparate. Eppure, prima di poter iniziare a porre su carta la nostra immaginazione, è necessario avere gli strumenti; e questi sono i pigmenti, in particolare quelli tratti dalla natura. Insieme alla Fondazione Alpina per le scienze della vita di Olivone andremo alla scoperta dell'affascinante mondo dell'estrazione di pigmenti. La luce, la nostra immaginazione e anche il nostro benessere psicofisico sono strettamente correlati in un concetto proprio della mente umana: la bellezza. Poche cose richiamano quell'emozione di estasi di fronte alla bellezza quanto quei paesaggi incredibili che la natura e il territorio ci offrono. In compagnia di Leonardo Azzalini andremo alla scoperta della scienza dietro alla protezione della bellezza delle nostre valli, della loro biodiversità e di come queste potrebbero evolvere in seguito al cambiamento climatico. La filosofia ci insegna che per trovare la conoscenza basta seguire la luce fuori dalla caverna. In questa puntata seguiremo anche noi la luce.
45 min
Ci sono questioni che ci accompagnano per una vita intera: perché siamo vivi? O meglio, cosa è la vita? Perché noi esseri umani siamo vivi, ma una roccia non lo è, nonostante siamo fatti entrambi di atomi? Queste forse sono tra le domande più affascinanti dell'esistenza umana. La risposta a queste potrebbe venire da una disciplina scientifica a molti quasi sconosciuta, o perlomeno, che richiama ricordi lontani dei banchi di scuola: la fisica; o meglio, la fisica della vita. E risponderemo a queste domande grazie al Professore proprio di Fisica della Vita del Politecnico di Zurigo, Thomas Michaels. Prima però di poterci imbarcare nel viaggio della scoperta della vita, scopriamo i mattoncini che formano l'universo intero e ciò di cui siamo fatti: la materia; e della teoria che se ne occupa: la fisica quantistica. A scuola ci è stato insegnato che la materia è composta da atomi; dagli elementi della tavola periodica: un elemento, un atomo, composto da protoni e neutroni. La fisica quantistica, però, prevede l'esistenza di particelle ancora più piccole di queste ultime: i quarks, gli elettroni e i neutrini. Nomi e particelle che ci svelano l'esistenza di un mondo affascinante quanto misterioso, dove le leggi della fisica traballano: il mondo quantistico. Quando si entra nel mondo quantistico, inizia a vacillare la nostra comprensione del mondo che ci circonda. Misteri incredibili, che causano ben più di un grattacapo anche alla mente più brillanti del nostro tempo. Tra questi misteri, c'è la gemella a lungo scomparsa della materia: l'antimateria. Le principali teorie della fisica moderna prevedono la presenza dell'antimateria in misura uguale alla materia, ma così non è: l'antimateria non la vediamo, non esistono antisoli o anti-pianeti. Allora, dove è finita tutta l'antimateria? I misteri non terminano qui, perché la materia compone certamene l'universo, ma non è l'unica cosa presente. I calcoli e le osservazioni dello spazio profondo mostrano che, là fuori tra le stelle, c'è dell'altro, qualcosa di cui non si ha la minima idea di cosa possa essere. Materia oscura, la chiamano. Ma cosa è, e perché sappiamo esistere senza però averla mai vista? Misteri su misteri, in questa puntata del Giardino di Albert ce ne sarà per tutti. E non solo, perché ne manca ancora uno, forse il più importante: cosa è la vita? Il giardino di Albert vuole scoprire anche questo.
45 min
A cento anni dalla sua morte, Gustave Eiffel rimane ancora oggi un simbolo intramontabile del genio architettonico francese. Nel corso della sua lunga carriera, questo visionario ingegnere ha realizzato più di cinquecento costruzioni in tutto il mondo. Ora, un secolo dopo la sua scomparsa, è il momento di riscoprire la vita e il lavoro di questo innovatore, di immergersi nel cuore delle sue opere meno conosciute, e di rivelare l'impatto globale che Eiffel avuto sull'architettura mondiale. Edificò la grande stazione ferroviaria di Nyugati a Budapest, un edificio maestoso in cui pietra e acciaio si uniscono per creare una nuova estetica. A Porto realizzò il magnifico ponte Maria Pia, il primo in ferro ad arco unico di 160 metri di campata, precursore dell'incredibile viadotto Garabit. A New York fu Eiffel a ideare l'ossatura necessaria per supportare la Statua della Libertà, un monumento leggendario che da più di 130 anni sfida i venti della rada di New York. E naturalmente a Parigi supervisionò la costruzione della celeberrima torre che porta il suo nome, da allora diventata una delle costruzioni più visitate al mondo. Con interviste a esperti, modelli tridimensionali, e riprese aeree mozzafiato, il Giardino di Albert vi invita a scoprire come Eiffel ha diffuso le sue conoscenze e competenze in tutto il pianeta, per rivivere insieme questo affascinante periodo storico e conoscere uno dei massimi geni del XIX secolo.
45 min
In questa puntata del giardino di Albert, i nostri Christian e Cecilia esploreranno un senso per certi versi ancora avvolto da alcuni misteri: l'olfatto. Grazie ad esso possiamo sentire gli aromi dei cibi, godere dei profumi, difenderci da una sostanza pericolosa o smascherare un ambiente insalubre. È il senso più strettamente e direttamente connesso con il nostro cervello e per questo motivo un determinato odore può letteralmente scatenare in noi una cascata di emozioni. L'olfatto però è stato per molto ... troppo tempo "dimenticato" da noi occidentali. Imbarazzati dal nostro stesso odore corporeo, ci siamo inventati mille modi per coprirlo, mascherarlo, eliminarlo. Ma facendo così abbiamo anche impedito una comunicazione interpersonale importante, che giocoforza passa anche dagli odori. Abbiamo voluto, in un certo senso, occultare - o forse dimenticare - la nostra "animalità". Oggi nuovi studi ci mostrano però l'importanza di questo senso, il quale necessita di ben quattrocento geni per funzionare - la vista ne ha bisogno di soli quattro! Chi ha perso l'olfatto a causa del Covid di sicuro si sarà accorto della tristezza di un mondo senza odori. Ospiti dell'Ideatorio di Cadro, i nostri conduttori si cimenteranno con un alambicco per produrre un olio essenziale in compagnia di Giovanni Pellegri, si destreggeranno tra provette di odori, puzze e profumi e accoglieranno la loro interlocutrice Anna Bogani, psichiatra e psicoterapeuta presso la Clinica psichiatrica cantonale a Mendrisio.
45 min
Come sarà l'essere umano in un futuro lontano? In questo documentario esperti di tutto il mondo offrono le loro previsioni su come ci trasformeremo, attingendo all'abbondanza di dati genetici umani, alle immagini prodotte da nuove potenti tecnologie e all'osservazione ravvicinata dei nostri stili di vita in evoluzione. Lo spettatore capirà meglio l'essere umano attraverso l'esame di alcuni degli animali più affascinanti, come la giraffa, l'emu e il lemure, e potrà gettare lo sguardo all'interno di laboratori e strutture di ricerca che effettuano ricerche genetiche all'avanguardia. Alla fine, scoprirà che l'aspetto del "nuovo umano" potrebbe presto essere interamente nelle mani degli scienziati di oggi.
45 min
La chimica di sintesi è ovunque attorno a noi. Sostanze dalle proprietà strabilianti, che hanno aiutato la nostra società a progredire verso la modernità. Ma con un inconveniente: alcune di queste sono in grado di accumularsi in natura e nel nostro organismo, con rischi non indifferenti per la nostra salute. A far parlare di sé, negli ultimi tempi, è una categoria di sostanze chiamate "per- e polifluoroalchiliche": i PFAS, anche conosciuti come "inquinanti eterni", per la loro difficile degradabilità. Grazie alle loro proprietà idro- e liporepellenti e alla loro stabilità termica e chimica, per decenni sono stati utilizzati in molti prodotti per la casa nonché nell'artigianato e nell'industria: dalle le schiume antincendio ai tessuti, passando per vernici, rivestimenti di pentole antiaderenti, imballaggi alimentari e sciolina. Oggi, grazie a campagne nazionali di rilevamento e di biomonitoraggio, sappiamo che queste sostanze si accumulano un po' ovunque, come nel nostro corpo, nel suolo e nelle acque sotterranee. Un grattacapo non di poco conto per le autorità, che si stanno muovendo per vietare il loro utilizzo e per abbassare i limiti consentiti, che, nel caso specifico delle acque potabili, si attestano in Svizzera a 0,3 microgrammi al litro, al di sopra del valore limite di 0,1 microgrammi al litro presente nel resto dell'Europa, a cui anche il nostro Paese dovrebbe adeguarsi entro il 2026. In questa puntata del giardino di Albert, non solo proveremo a comprendere com'è potuta avvenire una diffusione tanto capillare di PFAS sul territorio e in che misura questi sono presenti nel nostro corpo, ma ci avvicineremo ai luoghi della ricerca accademica e industriale, dove attualmente si cercano dei validi sostituti alle sostanze incriminate. Fra questi, c'è il Dipartimento tecnologie innovative della SUPSI di Viganello, dove dal Laboratorio di ingegneria dei materiali polimerici arrivano risultati incoraggianti che ci verranno presentati dal Professor Andrea Castrovinci e dalla sua squadra; ma entreremo anche nel mondo dello sci agonistico, dove da questa stagione le scioline contenenti PFAS sono state bandite, per capire quali alternative stanno emergendo. Riusciremo a vivere in un mondo senza PFAS? Il giardino di Albert lo vuole scoprire.
45 min
Che fine hanno fatto tutti quegli insetti, che fino a 30 anni fa costringevano a fermarsi a pulire il parabrezza durante i lunghi viaggi? Lo scienziato Jonathan Lundgren afferma che sono colpiti da un'estinzione di massa mai vista sul pianeta, "peggio della scomparsa dei dinosauri". Lo confermano gli studi: a partire dal 1990 è scomparso il 75% degli insetti. Con conseguenze a cascata per gli ecosistemi: meno cibo per pesci, uccelli e altri animali. Ed è nel 1990 che sono stati creati, in Giappone, i neonicotinoidi. Il suo inventore, il chimico Shinzo Kagabu, ne spiega il funzionamento. Con questo tipo di antiparassitario, le piante diventano veri e propri insetticidi. Il principio attivo chimico entra nella struttura della pianta...ed è inutile lavare frutta e verdura per tentare di eliminarlo. Eppure ci sono contadini che evitano di utilizzare questo tipo di prodotti, senza conseguenze sulla propria produzione. Sul tema della convivenza fra esseri umani e insetti, vi invitiamo al giardino di Albert. Buona visione!
46 min
La terra sotto i nostri piedi, che calpestiamo ogni giorno, che con fastidio leviamo dalle suole prima di entrare in casa, è la base per la produzione di cibo, l'habitat di noi umani, fauna e flora. Questa stessa terra gestisce le risorse idriche e protegge le falde acquifere, ma non solo: è anche di fondamentale importanza per la protezione del clima. Ma come nasce il suolo? Di cosa è fatto, e perché è una risorsa minacciata? In questo documentario incontriamo e seguiamo uno dei suoi abitanti più importanti e nobili, soprannominato "l'ingegnere dell'ecosistema": l'umile lombrico. Accompagniamo il lombrico in Scozia, dove un progetto governativo è dedicato alla rinaturalizzazione delle brughiere: un passo importante nella lotta al cambiamento climatico, poiché le brughiere sono ecosistemi terrestri che immagazzinano grandi quantità di carbonio. Seguiamo lombrico a Lipsia, dove un'équipe di ricercatori sta studiando l'impatto del cambiamento climatico e dell'uso della terra sulla salute del suolo. E ritroviamo l'amico lombrico nei monti della Kaunertal, in Austria, dove semi appositamente sviluppati con microbatteri aiutano a combattere l'erosione del terreno. Tutti questi progetti mirano a capire meglio il suolo per proteggerlo e conservarlo il più a lungo possibile - perché per sviluppare un metro di humus organico occorrono migliaia di anni, e l'infaticabile lavoro del lombrico: il suolo è una risorsa non rinnovabile, oggi in pericolo.
45 min
Londra: nel corso di scavi, archeologi scoprono nella metropoli britannica una inspiegabile serie di fosse comuni risalenti a diversi secoli fa. Analizzato attentamente il misterioso ritrovamento, giungono alla conclusione che è molto probabile che una gigantesca eruzione vulcanica avvenuta nel tredicesimo secolo abbia causato la morte di migliaia di persone. Ma quale vulcano? Dove si trova, o si trovava? Un'équipe internazionale di ricercatori si mette al lavoro per svelare il mistero. Utilizzando gli indizi forniti da prelievi di ghiaccio provenienti dall'Artide e dall'Antartide, le loro indagini li conducono infine a una piccola isola indonesiana situata lungo il cosiddetto Anello di Fuoco del Pacifico. Esplorando la geologia locale, indagando su antichi documenti, effettuando test forensi e salendo a piedi fino alla vetta di un sistema vulcanico ancora attivo, gli scienziati identificano finalmente il vulcano colpevole... e decodificano una delle più grandi eruzioni vulcaniche della storia umana. Una scoperta che solleva un inquietante interrogativo: potrebbe succedere di nuovo, e che impatto avrebbe un'altra eruzione di questa portata sul nostro mondo moderno?
46 min
Abbiamo visto tutti – se non dal vivo, almeno in foto o alla tivù – quelle affascinanti e misteriose luci rosso-verdastre che a volte compaiono nelle notti dell’estremo nord (ma lo scorso novembre sono apparse anche in Svizzera!), quasi fossero fuochi sospesi in cielo, e che conosciamo col nome di ”aurore boreali”. Da secoli incantano l’uomo, e popolano saghe, miti e storie delle genti che vivono non lontano dai poli. Le aurore boreali (e le loro sorelle del sud, le aurore australi) nascono dall’interazione di particelle di origine solare con la ionosfera terrestre. E – come scopriamo in questo documentario, tra l’altro ricco di straordinarie immagini – non sono solo un meraviglioso ma innocuo spettacolo: figlie delle tempeste solari e del vento solare, le aurore polari segnalano perturbazioni e sconvolgimenti del cosiddetto ”tempo meteorologico spaziale”, che possono influire pesantemente sulla nostra vita quotidiana, e portare alla paralisi di molte attività umane. In che modo? Ed è possibile pronosticarne l’arrivo e la portata, come facciamo oggi con le quotidiane previsioni del tempo? La risposta nell’odierno avvincente documentario del giardino di Albert.
44 min
3 min
Una puntata interamente dedicata al tema dell'energia, da un recente esperimento del CERN di Ginevra, fino al nostro passato remoto fra i resti delle antiche carbonaie ticinesi
44 min
Parliamo di temperature sempre più alte e come affrontarle e sfruttarle a nostro vantaggio
45 min
2022, l’anno più caldo e asciutto mai registrato dal 1864 in Ticino
45 min
Scopriamo la storia e il destino paesaggistico e naturalistico della Valle della Motta
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Dai tempi della sua riscoperta durante il Rinascimento, la civiltà etrusca ha incuriosito storici, artisti, ma anche il vasto pubblico
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Sostenibilità e buona qualità di vita grazie agli spazi verdi urbani e alle piste ciclabili
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Un viaggio alla scoperta della robotica e del suo futuro rapporto con l’uomo
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Da dove arriva l'acqua che beviamo e in che modo è in grado di spingersi su lunghe distanze per raggiungere le nostre case?
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È uno degli ultimi musei di storia naturale edificato in Svizzera, seguendo moderni principi museografici. È il Museo della Natura di San Gallo, inaugurato nel 2016
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È scientificamente provato che la musica ha un potere straordinario e benefico per tutti gli esseri viventi
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Il cibo del passato e del futuro, una puntata tutta da gustare...
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Un'équipe di scienziati di tutto il mondo si mette alla ricerca di informazioni su un uomo venuto dal passato: l'Uomo di Denisova, un antenato tanto vicino a noi quanto l'uomo di Neanderthal
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Uno dei settori investito dalla trasformazione forzata in atto per combattere i cambiamenti climatici è quello della mobilità, dove oramai la via è tracciata: l'elettrificazione di tutti i motori per abbattere la produzione di CO2.
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Non ha radici, né semi, né fiori, eppure il muschio - o meglio i muschi, poiché ne esistono ben 25'000 specie diverse - possiede enormi capacità di sopravvivenza. Una caratteristica che può essere utile anche al genere umano.
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Sotto i nostri piedi esistono reperti straordinari e preziosi capaci di rivelarci l'origine della formazione delle Alpi e non solo...
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Nuova tecnologia degli ioni di litio: opportunità e sfide della transizione energetica e della mobilità elettrica più sostenibile
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Una puntata dedicata interamente ai salmonidi e al cambiamento climatico che minaccia il fragile ecosistema dei loro habitat
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Addentriamoci nell’appassionato mondo dell’ornitologia per guardare un po’ più da vicino gli uccelli del Lago Maggiore
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Varie equipes di scienziati sono alle prese con l'emergenza dell'innalzamento dei livelli dei mari e le gravi conseguenze per l'intero pianeta
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Esploriamo insieme come funzionano le nostre emozioni e in che modo si possono influenzare
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L'uomo è capace di realizzare abitazioni sempre più sofisticate e rivoluzionarie per sentirsi al sicuro, comodo e... a casa
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Scopriamo come l'oro ha plasmato la società in cui viviamo
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La nuova puntata del giardino di Albert ci parla di come la tecnologia sportiva e neuroscienza cognitiva siano ormai al servizio degli sportivi che puntano sempre più in alto.
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Il fiume Ticino è lo scenario dove oggi Cecilia Broggini e Christian Bernasconi si immergono per allenarsi a leggere e interpretare gli avvenimenti che durante il susseguirsi delle ere geologiche
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I ricercatori e scienziati sono alla ricerca dell'elisir di giovinezza o perlomeno di una ricetta anti-età, per permetterci di affrontare con vigore la vecchiaia
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Che cosa accomuna un pesce, un uccello, una talpa e una formica? Sono architetti bestiali! Veri e propri urbanisti capaci di edificare intere città
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Scienziati in missione alla ricerca del veleno delle creature più letali del mondo, per la medicina del futuro.
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Lo sappiamo: per il Pianeta Terra, gli animali, il clima e gli umani è allarme rosso, ma come mai non agiamo concretamente?
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Coprire di vegetazione i tetti delle abitazioni risale a più di 3000 anni fa. Una tecnica che si sta espandendo in tutto il mondo.
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Scopriamo come e perché, nel corso dei secoli, il nostro rapporto con l'igiene è mutato, iniziando da duemila anni fa.
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Per far fronte alla crescente e costante domanda di energia, dobbiamo guardare altrove, a risorse energetiche rinnovabili e non inquinanti: il vento, l'acqua, il sole.
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Lo sfruttamento minerario dagli asteroidi sta per diventare una realtà?
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LA 1, domenica 18 settembre, ore 18:05
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LA 1, domenica 11 settembre, ore 18:05 - disponibile fino al 31.08.2026
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LA 1, domenica 4 settembre, ore 18:05 - disponibile fino al 31.08.2026
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LA 1, domenica 10 luglio, ore 18:05
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LA 1, domenica 03 luglio, ore 18:05
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LA 1, domenica 26 giugno, ore 18:05
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LA 1, domenica 19 giugno, ore 18:05
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LA 1, domenica 12 giugno, ore 18:05 - disponibile fino al 31.5.2026
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di Christian Bernasconi e Giovanni Greggio
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di Christian Bernasconi e Giovanni Greggio
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di Christian Bernasconi e Giovanni Greggio
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LA 1, domenica 05 giugno, ore 18:05
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LA 1, domenica 29 maggio, ore 18:05 - disponibile fino al 31.03.2025
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di Davide Conconi e Elia Regazzi
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LA 1, domenica 22 maggio, ore 18:05
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LA 1, domenica 15 maggio, ore 18:05 - disponibile fino al 28.02.2026
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LA 1, domenica 01 maggio, ore 18:05 - disponibile fino al 31.01.2026
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LA 1, domenica 24 aprile, ore 18:05 - disponibile fino al 30.04.2025
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LA 1, domenica 17 aprile, ore 18:05 - disponibile fino al 31.12.2025
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LA 1, domenica 10 aprile, ore 18:05 - disponibile fino al 14.01.2026
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di Matteo Martelli
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LA 1, domenica 27 marzo, disponibile fino al 30.04.2025
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di Nadia Ticozzi
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di Nadia Ticozzi
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di Nadia Ticozzi
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di Matteo Martelli
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LA 1, domenica 20 marzo, ore 18:05
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LA 1, domenica 13 marzo, ore 18:05, disponibile fino al 31.01.2025
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di Matteo Martelli
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LA 1, domenica 6 marzo, ore 18:05 - disponibile fino al 14.01.2026
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LA 1, domenica 27 febbraio, ore 18:05 - disponibile fino al 30.11.2025
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LA 1, domenica 20 febbraio, ore 18:05 - disponibile fino al 28.2.2025
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LA 1, domenica 6 febbraio, ore 18:05 - disponibile fino al 30.11.2025
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di Barbara Gallavotti e Giovanni Greggio
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di Barbara Gallavotti e Giovanni Greggio
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LA 1, domenica 30 gennaio, ore 18:05 - disponibile fino al 28.02.2022
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LA 1, domenica 23 gennaio, ore 18:05 - disponibile fino al 30.09.2025
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LA 1, domenica 16 gennaio, ore 18:05 - disponibile fino al 30.09.2025
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LA1, domenica 9 gennaio, ore 18:05, disponibile fino al 30.11.2024
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LA 1, domenica 2 gennaio, ore 18:05, disponibile fino al 30.11.2024
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LA 1, domenica 26 dicembre, ore 18:05 - disponibile fino al 31.5.2025
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