Bürgenstock, l’UDC chiede di invitare la Russia

La Confederazione dovrebbe invitare la Russia alla Conferenza sulla pace in Ucraina, in programma il 15 e 16 giugno a Bürgenstock (Canton Nidvaldo). La richiesta è stata presentata martedì dal gruppo parlamentare UDC.

Se si vuole che il processo di pace abbia una possibilità, l’appuntamento - scrive il gruppo democentrista in un comunicato stampa - non deve essere trasformato in una conferenza unilaterale di propaganda e armi: “Il Consiglio federale deve quindi fare tutto il possibile per garantire che anche la parte russa partecipi al Bürgenstock; ciò include un invito ufficiale”.

Gli sforzi per promuovere la pace sono benvenuti. Ma in questo caso, prosegue la nota, “è chiaro che la neutralità della Svizzera non è più riconosciuta da tutte le parti in conflitto”, deplora il partito. I parlamentari UDC non vogliono che “si crei l’impressione che si stia organizzando una conferenza a favore degli avversari della Russia. Sarebbe disastroso e coinvolgerebbe ancora di più la Svizzera in questo conflitto”. Il Consiglio federale, sottolinea la nota, “ha la responsabilità di garantire che la Conferenza di Bürgenstock non porti a un’ulteriore escalation e distrugga la neutralità svizzera”.

Sul proprio sito web, il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) indica che finora la Russia non è stata invitata. La Svizzera è sempre stata aperta a questo tipo di invito, ma Mosca ha ripetutamente detto di non essere interessata a partecipare. Il Consiglio federale, scrive il DFAE, “è convinto che la Russia dovrà prima o poi partecipare a un processo di pace che sarebbe impensabile senza di essa”.

Finora sono stati annunciati 80 Paesi o istituzioni, metà proveniente dall’Europa e metà dal resto del mondo. L’elenco definitivo dei partecipanti sarà pubblicato poco prima dell’inizio della conferenza. La Cina ha già fatto sapere, alcuni giorni fa, che non sarà presente. Secondo Pechino c’è uno “scarto evidente fra le disposizioni prese per la conferenza sulla pace in Ucraina e le nostre richieste”. Gli Stati Uniti hanno invece fatto sapere che parteciperanno con la vicepresidente Kamala Harris.